giovedì 16 dicembre 2010

Grenoble rhapsody

Ok, dichiaro chiuse le prove generali sui ricordi. Ora si fa sul serio....

Ascoltando il consiglio di qualcuno che qualche giorno fa che oltre a quotare l'idea di questo blog mi chiedeva di parlare dei momenti in cui ISTDC lascia la porta aperta sullo scompartimento quando entra, colgo l'accaduto di questa mattina per trattare i sopracitato caso. Ringrazio comunque le oltre 100 persone che hanno sostenuto con consigli ed apprezzamenti il mio nuovo blog in questi due giorni.
Ora so di poter instaurare la mia dittatura in un paio d'ore rovesciando l'attuale governo ed essere seguito da una manica di manigoldi imbecilli come voi. Grazie. Vi amo forte e duro;) (questa cmq è decisamente un'altra storia...)

Entrano dunque in scena due signorotte anziane. Percepisco il tratto smaccatamente inglese/aristocratico nelle loro maniere e in una frazione di secondo, e senza nemmeno che entrassero nel mio campo visivo capisco che:

A- Abbondantemente sopra la 60ina. Risata chiassosa ed acuta da nobildonna abbondantemente pre-rivoluzione industriale di ceto ricco-borghese. la sua amica parlava moooooooooooolto lentamente.
Segno di riflessività, cultura(?), rincoglionimento. Per la prima volta ho capito che non serve starnazzare come un oca per risultare fastidiosa ad uno che dorme in treno in parte a te.

B- Benchè la schiavitù sia stata abolita da tempo immemore, A casa una (se non tutte e due) deve avere un filippino che le chiude le porte , e probabilmente anche uno che, aprendole la strada, cosparge petali di rose il suo arrivo (ma su questo non sono completamente sicuro....)
Ora, c'è solo una cosa che mi da più fastidio di una persona che in pieno inverno lascia la porta aperta in treno, procurandomi raffreddore, ipotermia, flebiti.
Ma ve ne parlerò in un'altra postata, perchè merita molta più attenzione.

Cmq una delle due ha viaggiato più dell'altra. lo si evince dal fatto che fino a quando sono sceso parlava.parlava.parlava.
Io chiudo gli occhi. cerco di ignorare, Ma non ce la faccio. Il lento incedere delle sue memorie passa attraverso la sua bocca venendo punteggiate da commenti dell'altra che lasciano perfettamente il tempo che trovano. Non fosse per il tono un po' più fastidioso dell'ascoltatrice potrebbe anche non esserci.

V1- "di questa stagione l'anno scorso visitavo i castelli della Loira, ma se vuoi capire le tue orgini devi andare a Grenoble, una colazione al Palace e non c'è giornata migliore. .."
V2- " Oh che belli i castelli della Loira! Pensa che con il mio Adelmo abbiamo vissuto un esperienza Divertentissima! Abbiamo visto tre barboni giovani!"
V1- "oh cara! (con tono visibilmente stizzito) vorrai dire tre clochard!?"
V2- (colpo di tosse) "oh si scusami! tre clochard!"....

Beh, che dire.....un'ora e più di una discussione così intensa non è da tutti i giorni. ISTDC ne ha sempre una pronta per me, e direi di averne viste abbastanza. Tutta via questi momenti ti lasciano il vuoto dentro, assieme a domande epocali del tipo...è così divertente vedere tre clochard? ma soprattutto, chi è Adelmo? il cane da borsetta? il marito soprammobile? Da quanto tempo non vedevo una permanente prima di ieri? e il colbacco di pelliccia che la signora aveva trafugato dalla reggia di Grenoble?
Aiutatemi.vi prego!

martedì 14 dicembre 2010

Ricordi (parte2) "E la tesi, come va?"

Visto che chi mi conosce mi da il "go" per continuare (fatta eccezione per gli errori che ahimè, semino copiosi (e dei quali mi scuso)) Voglio rituffarmi con voi nel meraviglioso mondo dei ricordi con una figura allucinante che, perdonatemi la mania di persecuzione, ISTDC ha usato contro di me per svariati mesi, lasciandomi incapace ed inerme per qualche tempo di reagire di fronte a tanta baldanzosa idiozia.

Vi parlerò del BIBLIOTECARIO.
E' un ragazzo appena al di sotto della trentina. Ha una sola peculiarità: è perfetto. capelli a spazzola perfetti come il green di un campo da golf, pizzetto simmetrico, allineato e coperto; corpo perfetto e sorriso impeccabile.
Non lo inculi mai il Bibliotecario. è lui che incula te; anzi. Ti incula la ragazza. io per primo non ne ho mai parlato a mia moglie per paura che spinta dalla curiosità di vederlo poi se ne sarebbe andata da me. E lui la sa sempre, ho detto SEMPRE più lunga di te. Trova le cose a metà del TUO prezzo e ti compatisce allegramente perchè ti hanno fregato. Si finge tuo amico il bibliotecario, specie se sei sulla 20ina inoltrata, hai un bel culo e tutto quello che corrisponde al profilo medio dell'universitaria che ha bisogno di un luogo tranquillo per studiare.
E ce l'ha lui il posto tranquillo; (sennò che cazzo ci sta a fare il biblotecario?) e il posto tranquillo non è la biblioteca Marciana a Venezia, ma è la SUA Marciana. Perchè è sua.

Come so tutte queste cose? semplice. Il bibliotecario si siedeva con le sue vittime di fronte a me: e come potete immaginare, era ISTDC ad ordinarglielo.
Per mesi a Montebelluna saliva ridendo splendidamente, ammiccando con stile impareggiabile e occupando i posti di fronte al mio che, come ogni mattina, tentavo di dormire.
B -"e la tesi, come va?"
U-"beh sai...la sto ultimando..."
B-" ma dai! Brava! passa alla Marciana quando puoi, che ti do una mano con le fonti"
U-"oh grazie, Non so come farei senza di te"
B-"e il morosetto? come sta?"
U-"beh, bene....sai, mi ha regalato l'anello da 500 euro"
B- "che razza di pezzente, Trovati uno che ci tenga davvero a te, altro che quel pidocchio..."

Ecco vedete. Era qui che più di una volta mi sarei dovuto alzare e fracassargli la testa con una ginocchiata. Era qui che, giorno dopo giorno, mi immaginavo sti disgraziati sui quali lui cianciava e ironizzava, era un quei giorni che dietro alla sua faccia compiaciuta si alzava unanime il coro disperato che sembrava volermi dire "FALLO! PENSACI TU CHE PUOI FARLO!"

B-"sai, ho un fornitore che passa alla MIA Marciana e me la porta a metà prezzo la patacca che il morosetto ti ha regalato...pensaci piccina...io sono li se hai bisogno"

Quanto mi faceva incazzare. Ad occhi chiusi speravo solo che uno dei morosetti lo sentisse una volta ogni tanto, che lo seguisse fin sotto casa e che una volta parcheggiata l'auto la vendetta avesse finalmente atto.
Perchè questo, caro il mio bibliotecario, succede quando tenti di fottere chi non conosci!

Ricordi (parte1) "Stiamo ancora dormendooo?"

Sarà stato tre o quattro mesi fa.
Scusatemi, comincio a postare a ritroso perchè il poveretto che si è seduto davanti a me sta mattina mi faceva pena, e scrivere di lui la prima volta sarebbe come bastonare uno che sta cagando....

Per cui, come dicevo, Sarà stato tre o quattro mesi fa....

Dormo come ogni mattina. Il treno mi culla come un infante. la temperatura era perfetta. Forse riuscivo pure a sognare.
Tutto perfetto insomma. almeno fino a Feltre, dove sale una coppia di sposi. sulla 45ina lui, lei non mi ricordo.
L'unica cosa che mi ricordo è una voce. l'eco di una voce. cantilenante,acuta ed entusiasta della vita. Da Italiano in gita, che entrata, a vagone vuoto, si gira verso di me e mi fa "Buon giorno! Stiamo ancora dormendo? Nottata dura eh?"

Ma porca puttana. ma vi rendete conto... mai visto in vita mia.....nottata dura...... se ci ripenso ora a parte il sangue da naso che mi fa venire in mente sta scena non so come non ho fatto a impacchettarli e usarli come imbottitura dei sedili entrambi....

Io ero messo male. Bocca impastata, occhi saldati, spettinato quanto basta ho aperto l'occhio a pixel e alla domanda ho risposto con un cavernoso: "SSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIiiiiiii....!"
L'ho guardato dritto negli occhi. Una faccia a 37 pollici, immensa, e divorata dalla cuperose, oltre dal disappunto e dal terrore che la mia inaspettata reazione doveva a vergli causato. occhi piccoli, paura grande.
io ero talmente stupefatto e incazzato che, forse, se lui avesse risposto, gli avrei ringhiato addosso non so cos'altro.

Ma invece per fortuna, da fuori campo la voce di sua moglie: "psst...è meglio se lo lasci stare..."
richiudendo gli occhi l'ho sentito sussurrare appena percettibilmente "scuuusa".
Ma non ne sono completmente sicuro. 1 a 0 per me!

venerdì 10 dicembre 2010

vi presento il signortestadicazzo

Si, lo so. dopo il potere della rete aprire un'altro blog non è esattamente la cosa giusta da fare. Ma abbiate pazienza. questa è un'idea che avevo già iniziato anni fa, su myspace, e poi......è arrivato facebook, e ho lasciato perdere myspace, e ripromettendomi di aprire bottega da qualche altra parte sono volati gli anni.

Ma la storia continua, le facce cambiano, si alternano, vanno e vengono sui vagoni di quella carovana che incornicia di giorno in giorno l'avvicendarsi di storie incredibili e tragedie innominabili.

Io sto invecchiando dentro a quel vagone, e dopo anni sono sempre più convinto che fra chi va e chi viene c'è una presenza incombente che aspetta i momenti più inopportuni, fastidiosi ed inadatti dei miei viaggi per rovinarmi la vita.
Mi rendo conto che a chi non mi conosce questi potranno sembrare discorsi di un povero mentecatto paranoico. Ma se ci fosse la possibilità di verificare quello che dico ci sarebbero innumerevoli prove. e chi mi conosce lo sa.

La scena di tutti i giorni è sempre quella. ed avviene con sistematica, incredibile e tragicomica ripetitività.

Quando i siedo in un sedile ISTDC (lo chiamerò così da oggi per semplicità di calcolo) poche fermate dopo entra in scena e, in una tragica hit parade, intacca il mio dormiente equilibro in una delle seguenti maniere:


A-Entrando, lascia la porta aperta. Un classico. D'inverno poi, quando succede, non ci sarebbero insulti abbastanza offensivi per ringraziarlo, il maledetto.
Io, preso dalla disperazione, apro un occhio iniettato di sangue e ringhio:"LaPRTTTACZZZO!". -se è un universitario si caga addosso e torna indietro.
-se è un vecchio non capisce. Segue trafila di saracche in latino dette al contrario.

B- Si siede sul posto davanti al mio. Questa è la peggiore punizione che mi possa capitare quando al mattino, sfatto dalle nottate passate davanti al computer o alla ps3 mi possa capitare, ed ISTDC lo sa. OOOOOOOOOOOOOOh se lo sa! e non ha mai la stessa faccia. è difficle idividuarlo, anche se, mi si permetta senza ombra di immodestia, sono diventato bravo a beccarlo.

C-Comincia a parlare con qualcuno che è arrivato con lui, o ancora peggio, con me che sto dormendo.Nel secondo caso. il mio occhio (solo uno, per simulare lo sguardo bieco di un maniaco sessuale) si apre ad altezza 1 pixel, pregando dio di riuscire a prendere sonno subito dopo lo sguardo della gorgone che tenta di pietrificare il neoarrivato.

Quelle appena elencate sono solo le tecniche di assalto standard de ISTDC.
In realtà le sue capacità metamorfiche gli consentono di presentarsi a me come una suora che non riesce a caricare la valigia sul porta bagagli, o il cinese con la cartina di piazza San Marco (dentro al treno, A Montebelluna).

Fatto sta che in questo periodo ne sto passando veramente troppe per non raccontarle. e per cui, l'altro giorno, dopo che per l'ennesima volta si è entrati in discorso in treno, ho capito che era giunto il momento che iniziassi l'opera omnia su di lui, il mio acerrimo nemico, raccontando per filo e per segno a cosa sono costretto per andare a lavorare e le sventure a cui vengo quotidianamente sottoposto nelle mie tragedie pendolari. A noi due signor testa di cazzo, finalmente il mondo saprà chi sei!